venerdì 30 novembre 2012

Quanti alberi vale una soffiata ?

Ebbene si.
L'ho fatto.
Ho compiuto un piccolo gesto rivoluzionario. Come fa un piccolo gesto ad essere rivoluzionario?
Beh, magari rivoluzionario non è, ma, a ben guardare, credo che alla lunga avrà i suoi effetti (e li avrebbe in misura molto maggiore se in tanti facessero questo piccolo gesto). Si tratta in realtà di un ritorno al passato. In effetti ci deve essere stato un momento, mentre crescevo, in cui questo gesto l'ho compiuto al contrario, aggravando il mio impatto ambientale sul pianeta.

Qualche giorno fa, al mercato, ho acquistato un fazzoletto di seta, con lo scopo di liberarmi dei fazzoletti di carta usa e getta (ripromettendomi di usarli esclusivamente in caso di violento raffreddore).


ricamato a mano
Un fazzoletto di seta è per sempre...

Ho comprato un bel fazzoletto ricamato a mano, di classe, dal prezzo folle ! 8 Euro. Lavabile e riutilizzabile all'infinito, o quanto meno fino al suo disfacimento (cosa che per un fazzoletto di carta avviene dopo un giorno di utilizzo e che per questo nuovo fazzoletto di seta mi aspetto avvenga non prima di svariati anni).
Ed ora è lì, bello ripiegato nella tasca dei pantaloni, sempre con me, pronto ad eseguire il suo dovere ad ogni mia soffiata di naso. E non lo butto mai.
A ben pensare, pur essendo un gesto piccolo, avrà grandi effetti in quanto comprerò i fazzoletti di carta molto più raramente e ne butterò pochissimi (in quanto saranno pochissimi quelli che userò), a vantaggio degli alberi e del sistema dei rifiuti che vede scomparire almeno un elemento che prima buttavo costantemente. Il vantaggio è anche per il mio portafogli. Un esempio perfetto di decrescita.

Qualcuno negli anni '80 ci ha fatto credere che avevamo bisogno dei fazzoletti di carta usa e getta, che erano più igienici e che erano molto più comodi e pratici. Eppure prima di allora tutti noi avevamo il nostro bravo fazzolettino di seta nella tasca e nessuno si lamentava particolarmente di quanto fosse scomodo o poco igienico. Beh, magari quando si è raffreddati il fazzoletto di carta è veramente utile...ma quando abbiamo solo un pò d'acqua che cola dal naso per il freddo...che motivo abbiamo di buttare nell'ambiente (ok, nel cestino, ma pur sempre nel sistema di gestione dei rifiuti) un fazzoletto di carta praticamente intonso? Per non parlare del solito problema degli imballaggi: ogni 10 fazzoletti di carta abbiamo una bustina di plastica che li contiene, generalmente anche dotata di (comodissimo) adesivo apri e chiudi. Inoltre, se acquistiamo i fazzoletti a gruppi di 10 pacchetti (o giù di lì) abbiamo anche il pacchetto dei pacchetti...

Abbiamo veramente bisogno dei fazzoletti di carta usa e getta?
Si, in caso di raffreddore: allora consiglio di usare i fazzoletti di carta riciclata (tipo Grazie Lucart, vedi anche questo post)
No, negli altri casi: allora ecco la soluzione: un pratico, lavabile, e riutilizzabile bellissimo fazzoletto di seta.

domenica 25 novembre 2012

Vite parallele

Traendo ispirazione da una giornata da me vissuta realmente ho scritto un racconto che si basa su come due personaggi hanno passato il loro sabato mattina di una giornata di novembre. Entrambi parlano in prima persona raccontando la propria esperienza. Lo scopo del racconto è quello di stimolare il lettore a fare delle scelte: la nostra vita infatti non è già scritta, ma siamo noi a decidere come orientarla, anche banalmente su come passare un sabato mattina. Buona lettura.

Marco

"Mi chiamo Marco ed abito a Desio, una cittadina in provincia di Monza. Quando mi sono svegliato stamattina mi sono reso conto che era uno splendido sabato mattina, soleggiato e piuttosto caldo. Avevo due-tre commissioni da sbrigare oggi: andare alla posta a pagare un bollettino e comprare un pò di latte e della carne da surgelare. Dopo colazione allora mi sono preparato per uscire. Prima però ho impastato il pane in modo che avesse tutta la mattinata per lievitare ed essere pronto per il forno al mio ritorno. Mi sono messo in sella alla mia bici ed ho pedalato fino all'ufficio delle poste, godendomi questo bello ed insolito sole di fine novembre. Alle poste ho preso il numero: 73, ma stavano servendo il 45. -Ho giusto il tempo per andare in fattoria a prendere la carne- ho pensato. Con il numero in tasca allora ho ripreso la bici e sono andato alla fattoria, l'unico posto che io conosca a Desio che vende carni prodotte in loco a chilometro zero.

Fattoria
Alla fattoria
E' molto carina la fattoria: ci si arriva tramite una piccola strada con qualche buca. Lì, è possibile vedere gli animali: c'è un recinto con l'asino, ed un capannone con i vitelli. Più in là ci sono le galline e, in un piccolo recinto i maiali. C'è poi una piccola casetta: è quello il negozio dove vendono la carne. Alla signora che serve al bancone ho chiesto dell'arrosto (11.70 E/Kg), sovracosce e cosce di pollo (3.70 E/Kg), salsicce di maiale (8.70 E/Kg) e 6 uova (0.24 E/l'una). Quando ho finito sono tornato alle poste e devo dire che sono stato molto fortunato perchè nel frattempo erano arrivati al 65, per cui ho dovuto aspettare solo 5 minuti prima di essere chiamato. Pagato il bollettino infine sono andato alla centralina del latte a prendere 1 litro (1E) utilizzando la mia bottiglia di vetro che uso e riciclo ogni volta. Sempre pedalando sono tornato a casa, ho infornato il pane ed ho iniziato a preparare il pranzo per mia moglie che, tornata dal lavoro, ha trovato la tavola imbandita e un bel sorriso tutto per lei."


Luca

"Mi chiamo Luca ed abito a Desio, una cittadina in provincia di Monza. Quando mi sono svegliato stamattina mi sono reso conto che era uno splendido sabato mattina, soleggiato e piuttosto caldo. Avevo due-tre commissioni da sbrigare oggi: andare alla posta a pagare un bollettino e comprare un pò di pane, latte e della carne da surgelare. Dopo colazione allora mi sono preparato per uscire. Ho preso la macchina e sono andato all'ufficio delle poste. Lì ho preso il numero: 74, ma stavano servendo il 45. -Porca miseria...e ora quanto devo aspettare?- ho pensato - non faccio nemmeno in tempo ad andare al supermercato perchè se vado lì di sicuro qui nel frattempo arrivano al mio numero- Dunque mi sono seduto e ho aspettato. Sono passati 45 minuti, 45 minuti per pagare solo un bollettino ! Ma questa è l'Italia ! Comunque, una volta finito con le Poste Italiane, sono andato all'Esselunga.

supermercato
Al supermercato

Mio dio, c'era tutta Desio lì dentro. Appena entrato mi sono trovato di fronte un muro di carrelli, bambini che strillavano e chi più ne ha più ne metta. A spintoni mi sono recato al bancone della carne dove ho preso dell'arrosto (12 E/Kg), sovracoscie e coscie di pollo (3.50 E/Kg), salsicce di maiale (8 E/Kg) e 6 uova (0.18 E/l'una). Ho poi preso mezzo kg di pane (1.50 Euro) e un litro di latte (0.79 E). E' iniziata quindi una nuova lotta alle casse. Per fortuna avevo il cestello per cui mi sono messo in coda alla fila riservata per cestelli mettendoci solo 15 minuti. Beh, lì davanti, devo confessare che non ho saputo resistere alla caramelle zuccherose per cui ne ho preso un pacco. Ho preso anche l'ultimo bollino che mi mancava per prendere il pupazzo...con soli 2.90 Euro in più ! Infine ho caricato tutto in macchina e sono tornato a casa, stanco come se avessi passato una giornata al lavoro, per cui, aperta la porta di casa mi sono messo subito sul divano e mi sono visto l'anticipo della Serie A. Quando è tornata a casa mia moglie ha preparato lei un piatto veloce scongelando del frigo i 4 salti in padella che avevamo preso la settimana scorsa".

Marco
Spesa fatta: carne e uova: 24.34 Euro. Latte: 1 Euro. Pane: circa 1 Euro (costo di farina e uso del forno). Tempo utilizzato per spostamenti: 50 minuti (3 Km totali percorsi). Tempo utilizzato per la spesa: 5 minuti. Tempo utilizzato alle poste: 5 minuti
Spesa totale: circa 27 Euro
Tempo totale: circa 1 ora

Luca
Spesa fatta (escluse le cose inutili che potevano essere evitate, ossia caramelle e peluche): carne e uova: 24.34 Euro. Latte: 1 Euro. Pane: circa 1 Euro (costo di farina e uso del forno).
Carburante: 0.43 E (2.5 km totali percorsi)
Tempo utilizzato per spostamenti: 10 minuti (2,5 Km totali percorsi). Tempo utilizzato per la spesa:  20 minuti. Tempo utilizzato alle poste: 45 minuti
Spesa totale: circa 26.50 Euro
Tempo totale: circa 1 ora

C'è una cosa che non è stata conteggiata nello schema finale. 
La felicità.
Quanto vale la felicità? Mezzo euro guadagnato nel confronto tra le due spese?

Meditate gente, meditate

sabato 24 novembre 2012

Grigna Sud

Descrizione

La Grigna Meridionale, assieme alla sorella settentrionale, forma un complesso montuoso ben visibile da Milano. Uno dei rifugi più importanti della "Grignetta" è il rifugio Rosalba, che può essere comodamente raggiunto da vie normali o dalla via Ferrata Direttissima, una via per escursionisti esperti con attrezzattura che però non presenta eccessive difficoltà ed è molto interessante. La natura calcarea delle Grigne infatti ricorda le Dolomiti con guglie e torrioni, rendendo il percorso divertente e piacevole. Seguendo il percorso suggerito si ridiscende tramite sentiero delle foppe compiendo un giro ad anello, altrimenti si può scendere e salire dal medesimo sentiero o può essere anche utilizzato il sentiero dei morti (facile).


Scheda tecnica

Tappe
Pian dei Resinelli (1280 m slm) - Rif. Porta (1426 m slm) - Via Ferrata Direttissima - Selletta Federazione (2124 m slm) - Rif Rosalba (1730 m slm) - Via delle Foppe - Pian dei Resinelli

Dislivello complessivo
Circa 850 m

Difficoltà
Via Direttissima: Escursionisti esperti attrezzati (ferrata molto facile)
Via delle Foppe: Escursionisti

Cartina Kompass
n° 105 Lecco Valle Brembana


Descrizione dettagliata

Lasciata l'auto al Pian dei Resinelli si prosegue a piedi in direzione della via Ferrata Direttissima. Il sentiero (n°8) attraversa il bosco fino a portare al limitare delle pareti rocciose. Qui, dopo un ulteriore breve tratto di sentiero, ci si imbraga e ci si prepara ad affrontare i primi tratti (i più complessi) della via ferrata che può essere percorsa anche senza fare uso delle strutture artficiali disposte lungo il percorso (eccezion fatta per una scala a pioli verticale). 

Grignetta
L'attacco della Ferrata Via Direttissima
Il tratto più interessante è uno stretto camino, superato il quale la via si fa decisamente più facile arrivando infine alla Selletta Federazione dalla quale si scorge il Rif. Rosalba. 

Rosalba visto da Selletta Federazione al termine della Direttissima
A questo punto si può raggiungere la vetta della Grigna o decidere di scendere al Rosalba. Da quest'ultimo si può tornare indietro percorrendo il sentiero delle Foppe (n°9), facile.

Grignetta
Lungo il sentiero delle Foppe
Per tornare al Pian dei Resinelli l'ultimo tratto è in salita su strada asfaltata, il tratto più noioso dell'intero percorso che, per il resto, è molto godibile. La Grigna è anche un paradiso per gli arrampicatori essendo ricca di vie alpinistiche molto belle.

Grignetta
Arrapicatori in Grignetta

giovedì 22 novembre 2012

Torta Sbrisolona

Ingredienti per 8 persone


Farina 00:                     200 gr
Farina di mais Fioretto: 200 gr
Zucchero:                     200 gr
Burro:                          200 gr
Mandorle:                    300 gr
Tuorli:                             2
Buccia di limone grattugiata


Procedimento

  • Spellare e tritare grossolanamente 200 gr di mandorle
  • In una ciotola unire le farine e lo zucchero. 
  • Aggiungere le uova 
  • Aggiungere il burro a temperatura ambiente
  • Impastare, ma senza creare un impasto omogeneo: l'impasto deve rimanere granuloso
  • Imburrare una teglia
  • Fare cadere a pioggia l'impasto in grumi (creando uno strato di circa 2 cm)
  • Decorare con 100 gr di mandorle intere
  • infornare a 180°C per circa 40 minuti (verificare la cottura tramite il colore)
Ricetta
La Sbrisolona

domenica 11 novembre 2012

Perù ecosostenibile

Sono stato recentemente in Perù.
Non mi soffermerò ora a raccontare i dettagli del viaggio e le tante emozioni che tale viaggio ha suscitato, ma volevo oggi raccontare un qualcosa che del Perù mi ha colpito: la filosofia di base del mondo contadino.

Premesso che in Perù non esistono (ad oggi) OGM, nè allevamenti intensivi e colture industriali, è secondo me particolarmente importante sottolineare che una delle due divinità riconosciute e rispettate dalla cultura andina è la Pacha Mama, ossia la Madre Terra.
La Terra è quella che fornisce i frutti, e i prodotti per la sopravvivenza delle popolazioni e delle specie animali. Data la sua importanza le viene riconosciuta la divinità ed in quanto tale viene rispettata e, in agricoltura, vengono rispettate tutte quelle regole che ritroviamo, nella nostra società industrializzata, nelle colture biologiche.
Credo che la maggior parte dei contadini peruviani non sappia neanche cosa vogliano dire le parole ecologia, ecosostenibilità e mantenimento ambientale. Eppure la Terra non viene trattata con agenti chimici, nè pesticidi perchè questo equivarrebbe ad avvelenarla. Dopo 2-3 anni di coltivazione, i terreni vengono messi a riposo perchè la Pacha Mama ha bisogno di dormire. Viene preservata la biodiversità.
Tutto questo avviene in modo naturale e lo si dà per scontato. Vengono messi in pratica i principi agricoli che anche nei paesi industrializzati venivano utilizzati fino alla metà del secolo scorso.
Sarebbe assurdo lì parlare di biologico e di pratiche ecosostenibili. Loro semplicemente vivono in modo ecosostenibile perchè è così che vanno le cose naturalmente.
I contadini hanno una ricchezza sola: è la terra, la Madre Terra, la Pacha Mama.
E giustamente hanno tutti i migliori riguardi nei suoi confronti.

Uno spunto di riflessione per chi, nei paesi industrializzati considera la Pacha Mama nient'altro che una fonte di guadagno.

Altro spunto: guardando da fuori la società contadina peruviana sembra che si possa parlare di povertà: ma cosa determina la povertà? I contadini hanno da mangiare tutti i giorni. E al lavoro vanno fischiettando. Cos'è realmente la povertà?