martedì 8 settembre 2015

Dove si va a cena?

Ogni volta che si esce a cena fuori c'è l'enorme punto di domanda: "Dove si va stasera?"
La scelta di ristoranti e pizzerie è talmente varia ed elevata che è molto difficile alla fine effettuare una scelta. Molti si affidano alle recensioni di TripAdvisor, altri non si fidano e si basano piuttosto sulle proprie intuizioni.
Alla fine, saranno solo il palato e lo stomaco a decidere se ciò che si è mangiato era veramente buono o piuttosto da dimenticare.
Ma è possibile seguire delle regole di massima che ci permettano di capire da fuori se un ristorante sarà buono o meno?
Si, basta seguire queste regole:

1) Evitare i posti "all you can eat", ossia i ristoranti dove è possibile, con una cifra fissa, mangiare tutto ciò che si vuole: come può infatti un ristorante offrire ad un prezzo generalmente irrisorio quantità così elevate di cibo? Non esistono ristoranti che non guadagnino in ciò che offrono per cui è ovvio che, in posti come questi, la qualità rasenti lo zero.

2) Evitare i luoghi dove vengono proposti menù turistici in quanto, come per il punto precedente, chi punta tutto sui prezzi bassi, non può presentare una qualità elevata dei cibi.

3) Evitare i ristoranti di fronte alle principali attrazioni turistiche o, peggio ancora, all'interno di musei o altri luoghi di interesse: sono quelli più facilmente raggiungibili e che non hanno bisogno di clienti fissi perchè possono contare sempre su un elevato numero di persone di passaggio pur senza offrire un'elevata qualità dei pasti.

4) Scegliere ristoranti nelle vie secondarie. Evitare i posti sulle strade principali o nelle piazze. Nelle grandi città prediligere i ristoranti al di fuori dell'area centrale. Se possibile scegliere ristoranti fuori dai centri urbani: il motivo è strettamente correlato a quello del punto precedente.

5) Evitare i ristoranti dove vengono esposte le foto dei piatti preparati: generalmente sono posti molto turistici e quindi molto frequentati. Nella maggior parte dei casi espongono menù anche in altre lingue.

6) Scegliere i posti con pochi coperti: è molto più facile cucinare bene per poche persone che non per migliaia di clienti, a prescindere dalla grandezza della cucina e dal numero di chef.

7) Scegliere i posti in cui il menù non offra troppe possibilità di scelta: maggiore è il numero di piatti preparati, minore sarà la cura con cui essi vengono preparati. A tal proposito scegliere ristoranti "specializzati": se si vuole mangiare pesce scegliere ristoranti di solo pesce, se si vuole una pizza, scegliere un posto che fa solo pizzeria etc.

8) Prediligere i ristoranti in cui ci sia la cucina a vista, cioè dove sia possibile osservare la preparazione dei piatti.

Ci sono poi tre punti che purtroppo non è possibile verificare prima di essere entrati in un locale, ma che comunque possono dare una conferma del fatto che si sia finiti nel posto giusto

1) Diffidare di quei posti dove su richiesta non possono essere apportate piccole modifiche ai piatti e dove le portate vengono servite dopo pochi minuti: molto probabilmente le portate sono preparate in anticipo e riscaldate poi al microonde.

2) Verificare che il bagno sia pulito e con tutto l'occorrente: carta igienica, sapone, asciugamani. Se il bagno è lasciato sporco e trasandato figuriamoci la cucina !

3) Chiedere informazioni sui piatti: generalmente si mangia bene in quei posti dove i camerieri sanno descrivere dettagliatamente i piatti ed in che modo vengono preparati specificando anche la provenienza delle materie prime.

Buon appetito !

mercoledì 2 settembre 2015

Autoproduzione del detersivo per piatti

Comprando i detersivi per piatti si risparmia un bel pò di tempo (ma solo se si esclude quello passato in fila alla cassa del supermercato), ma facendoseli in casa si risparmia del denaro e si guadagna in soddisfazione personale.
Ma soprattutto ne guadagna l'ambiente: possiamo infatti controllare gli ingredienti (ed evitare quelli dannosi alla salute personale e dell'ambiente), ridurre i trasporti dei prodotti commerciali, e limitare il problema degli imballaggi

Dunque con semplici (e naturali) ingredienti è possibile autoprodurre un buon detersivo per piatti (che può essere usato anche come sgrassatore). La capacità di sgrassare è dovuta all'acido citrico del limone e all'acido acetico dell'aceto, mentre il sale funge principalmente da anticalcare (azione combinata con l'aceto). Ecco la ricetta:


INGREDIENTI

Limoni:           3
Aceto bianco: 100 mL
Sale:                200 gr
Acqua:            400 mL

MATERIALE NECESSARIO

Spremiagrumi
Minipimer o frullatore
Filtro
Fornello elettrico o a gas
Attrezzi da cucina (coltello, tagliere etc)

PROCEDIMENTO

- Tagliare in due i limoni
- Spremere i limoni
- Estrarre la buccia interna e farla a piccoli pezzi
- Tagliare la buccia esterna in pezzetti piccolissimi
- Mettere in un recipiente il succo di limone ed i pezzi di buccia esterna ed interna
- Aggiungere il sale
- Frullare il tutto con il minipimer
- Filtrare il composto ottenuto e versarlo in una pentola
- Nella stessa pentola aggiungere l'acqua e l'aceto e portare il tutto ad ebollizione per qualche minuto
- Lasciare raffreddare il prodotto che è quindi pronto per l'uso