domenica 27 aprile 2014

Un blog sempre più ecosostenibile !

Ciao a tutti.
Un sito che parla di ecosostenibilità non poteva non aderire al progetto Zero Impact Web, del quale da oggi è ufficialmente sostenitore.
Infatti anche internet inquina, nonostante abbia fatto già molto per ridurre le emissioni di CO2. Secondo un rapporto di Greenpeace, con il tasso di crescita di oggi, nel 2020 i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kilowattora di elettricità, oltre il triplo del loro consumo attuale.
Ecco perché il blog ilcielosempreblu.blogspot.it/ ha deciso di aderire a Zero Impact Web e fare la sua parte per contrastare il riscaldamento globale.
Le emissioni derivanti dalle vostre visite verranno compensate attraverso la creazione e tutela di foreste in crescita. E' una piccola azione che se fatta da molti aiuta a creare consapevolezza e fare del bene all’ambiente. E soprattutto vi permette di navigare tra queste pagine in piena tranquillità!
Aderite anche voi a questa iniziativa, insieme possiamo fare la differenza!
Le emissioni generate da questo sito sono compensate dalla creazione e tutela di foreste in crescita in Costa Rica.

il cielo è sempre più blu
Il logo del progetto Zero Impact Web

venerdì 25 aprile 2014

Farina...come sceglierla?

Avevo già parlato in questo blog di come a volte la Grande Distribuzione, sfruttando l'interesse del consumatore per i prodotti biologici, sia pronta a vendere cibo proveniente dalla parte opposta del pianeta pur di garantire l'etichetta "Biologico" ai propri prodotti (clicca qui per leggere l'articolo). E' evidente che se un prodotto (pur biologico) percorre centinaia di migliaia di chilometri, il suo impatto sull'ambiente è anche maggiore di un prodotto non biologico venduto a chilometro zero.

Ebbene, recentemente mi sono accorto di un altro piccolo trucco della Grande Distribuzione: in questo caso è stata la farina ad attirare la mia attenzione. Con il marchio Esselunga Bio infatti l'omonimo supermercato vende Farina 00 di scarsa qualità, come si può facilmente dedurre dalla quantità proteica indicata negli ingredienti.

Il logo di Esselunga Bio

A determinare la qualità di una farina infatti è la sua forza, ossia la capacità di resistere alla lavorazione nel tempo e la capacità di assorbire acqua. Maggiore è la forza, maggiore è la qualità della farina, la quale può essere usata per ogni tipo di lavorazione compresi pizza e pane. Con le farine deboli invece si realizzano solitamente solo prodotti dolciari che non richiedono lunghe lievitazioni. Poichè la forza è direttamente proporzionale al contenuto proteico della farina è possibile distinguere, semplicemente leggendo l'etichetta:

Farine deboli (proteine = 8-10)
Farine medie (proteine = 11)
Farine forti (proteine = 12)

Poichè la farina 00 Bio di cui parlavo prima riportava sull'etichetta una quantità di proteine pari ad 8.5, pur essendo farina biologica, risulta essere di scarsa qualità. Essa proviene probabilmente da grano coltivato secondo i parametri dell'agricoltura biologica, ma evidentemente l'estrazione della farina dal grano viene effettuata industrialmente con metodologie che la impoveriscono delle sue proteine e dunque della sua forza e di conseguenza della sua qualità. E' probabile che l'estrazione avvenga con mulini a cilindro che lavorano molto velocemente, ma scaldano la farina e ne alterano le proprietà organolettiche. Le farine migliori vengono ottenute da mulini a pietra che lavorano con lentezza, ma mantengono alta la qualità e le proprietà della farina stessa.

Volendo dunque scegliere delle ottime farine si dovrà guardare al contenuto in proteine e al metodo di lavorazione (generalmente indicato solo nel caso in cui il grano sia stato macinato con mulino a pietra, essendo indice di alta qualità).

E' necessario, se si vuol essere consumatori critici, tenere sempre gli occhi ben aperti, perchè evidentemente la Grande Distribuzione è interessata solo al guadagno e se il Biologico risulta essere una fonte alternativa di guadagno, esso verrà sfruttato in tutti i modi, come una semplice moda, e non come un criterio sano e responsabile di fare agricoltura, produzione e commercio.

domenica 13 aprile 2014

Sformato di formaggio

Ingredienti per 4 persone

Burro:                     50 gr
Farina 00:               6 cucchiai
Latte:                      500 ml
Formaggio fontina:   200 gr
Uova:                     3
Sale:                       q.b.
Pan grattato:           q.b.


Procedimento


  • Con burro, farina e latte realizzare una besciamella
  • Mantenendo la besciamella sul fuoco, aggiungere il formaggio tagliato a cubetti
  • Una volta sciolto il formaggio togliere il composto dal fuoco e lasciare intiepidire
  • Aggiungere i tuorli delle uova e amalgamarli al composto
  • Montare a neve i bianchi ed incorporarli nel composto. Eventualmente aggiustare di sale
  • Imburrare una teglia alta e rivestire fondo e lati di pan grattato
  • Infornare a 180°C per circa 30 minuti (controllare lo stato della doratura della crosta esterna: deve scurirsi, ma non bruciare)