sabato 14 dicembre 2013

Pandoro ecosostenibile

Entro in un qualsiasi supermercato ed osservo intere file di panettoni e pandori, nonchè centinaia di dolci vari che sono stati creati nel tempo ad imitazione degli stessi per soddisfare qualsiasi tipo di gusto: panettoni senza canditi, pandori con creme di limoncello, panettoni glassati e con le mandorle (cioè colombe pasquali a forma di panettone), tronchetti di Natale al cioccolato e chi più ne ha più ne metta.

pandoro al supermercato
Natale al supermercato
Mi soffermo su un pandoro tradizionale e ne leggo gli ingredienti: farina, uova, burro, zucchero, lievito, ed emulsionanti (mono e digliceridi degli acidi grassi). Osservo il prezzo totale del pandoro: 3,50 Euro.
Mi chiedo: quanto costerebbe farlo in casa ? Dovrei comprare gli ingredienti ossia uova, burro, zucchero e farina ed aggiungere al loro costo quello del consumo elettrico per il forno. Credo sia impossibile spendere meno di 5-6 euro, ed io risparmierei su manodopera, trasporto, confezionamento e pubblicità, tutte spese in più che si ritrova a dover affrontare la ditta produttrice.

Non c'è bisogno di essere esperti matematici per capire che i conti non tornano: come è possibile che il pandoro venduto al supermercato costi così poco? Addirittura meno dei suoi stessi ingredienti acquistati singolarmente ? 

La conferma di questo paradosso matematico la si ottiene andando in pasticceria dove un pandoro artigianale costa in genere non meno di 20 euro.
Le cose sono due: o le ditte produttrici sono così generose da portare i loro conti in rosso pur di rendere felici i consumatori, oppure tagliano i costi di produzione in modo da trarre un proficuo guadagno anche su 3,50 Euro di prodotto. Mi sembra più probabile la seconda opzione. Ma come fanno a tagliare i costi di produzione?

Riducono i costi sulla pubblicità? Non mi sembra proprio, anzi credo che i loro costi primari siano quelli legati alla sponsorizzazione dei prodotti.
Riducono i costi sul trasporto? Improbabile, visti i continui aumenti sui prezzi del carburante e visto che gli stessi prodotti si trovano sugli scaffali di tutti i supermercati di tutta Italia (e quindi non possono essere a chilometro zero)
Riducono i costi sulla manodopera ? Possibile. Come? Forse aumentando i macchinari, o forse pagando meno i dipendenti, forse pagandoli in nero, forse assumendo extracomunitari che non vengono messi in regola, o forse spostando la produzione all'estero dove dipendenti e macchinari costano meno, chissà, sono solo ipotesi.
Riducono i costi sulla qualità dei prodotti? Molto probabile. Io credo usino farine scadenti ed il burro e le uova non credo provengano da animali allevati secondo i criteri degli allevamenti biologici.

Dunque se acquisto un pandoro al supermercato è molto probabile che io stia finanziando una ditta che usa prodotti scadenti o provenienti da animali che vivono in allevamenti intensivi in condizioni igieniche precarie ed in condizioni di vita stressanti (per un video di approfondimento sugli allevamenti intensivi clicca qui) o che forse sottopaga i suoi dipendenti o magari li paga in nero. Chissà. Sono tutte ipotesi a cui sono arrivato semplicemente ragionando su un prezzo, senza vedere inchieste giornalistiche di alcun tipo.

Di sicuro se acquisto un pandoro al supermercato mi ritrovo in casa, oltre al pandoro, una scatola di cartone, una busta di plastica ed una più piccola bustina di carta (quella dello zucchero a velo) che dovrò buttare. Immaginiamo 56 milioni di italiani: io immagino circa 56 milioni di scatole di cartone, 56 milioni di buste di plastica e 56 milioni di bustine di carta da smaltire. Tutto questo immaginando un pandoro a testa: credo sia una media ragionevole visto che in alcune famiglie se ne comprerà solo uno, in altre ci sarà un surplus di acquisti, anche considerando i vari altri prodotti dolciari compresi mini-panettoni e mini pandori (con i loro mini-imballaggi).

Di sicuro infine compro un prodotto dai dubbi effetti salutistici (vedi la presenza di mono e digliceridi degli acidi grassi), anche perchè mi chiedo come faccia un prodotto dolciario da forno ad essere mangiabile anche se viene aperto un anno dopo l'acquisto (vedi date di scadenza riportate sulle confezioni)...conservanti?

Ecco perchè quest'anno ho deciso di fare io il mio pandoro natalizio usando la farina che scelgo io, le uova che dico io ed il burro che trovo dal mio venditore di latticini di fiducia. Per conservarlo userò una busta di plastica riciclata da un vecchio pandoro industriale già mangiato e digerito durante lo scorso natale.

pandoro fatto in casa
Pandoro fatto in casa

In questo modo ridurrò l'impatto ambientale riducendo i chilometri di trasporto degli ingredienti, risparmiando sugli imballaggi e scegliendo con cura gli ingredienti. Inoltre passerò un pomeriggio alternativo tra farina, burro, uova e matterello, lasciando perdere il centro commerciale preso d'assalto da migliaia di persone colte da frenesia di acquisto natalizio, tutti alla ricerca del prodotto superscontato, a chilometro infinito e a qualità zero.

E voi cosa avete deciso?

Buon Natale

PS: per chi volesse una ricetta per realizzare un pandoro fatto in casa, io ho seguito quella delle sorelle Simili riportata in questo link.

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