giovedì 19 aprile 2012

Guida al consumo critico - Parte prima

“Il mondo va a rotoli, è inquinato”, “l'uomo ha distrutto il pianeta e se continua così la terra prima o poi non ce la farà più”, "i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri e sfruttati". Chi di noi non ha mai pronunciato frasi di questo genere pensando all’inquinamento, al caos, all’ingiustizia politica e sociale?
Eventi enormi cui guardiamo con (distaccata) preoccupazione, e per i quali crediamo di non avere nessun tipo di soluzione nè tanto meno di controllo o di potere.
Cosa può fare il singolo contro le tonnellate di rifiuti gettati ogni giorno dagli stabilimenti industriali, contro il disboscamento selvaggio, contro il monossido di carbonio e gli altri gas tossici che vengono giornalmente immessi nell’aria ? Cosa può fare il singolo per opporsi allo sfruttamento illimitato delle (limitate) risorse naturali, o allo sfruttamento delle classi sociali più deboli, così come dei paesi in via di sviluppo?

Eppure, non dobbiamo sottovalutare il peso del singolo, che può ripercuotersi a livello mondiale sulla produzione, sui consumi e sulle politiche ambientali e sociali.
Tutta la nostra forza è nel potere d’acquisto !
Siamo noi a decidere cosa comprare, dove e quando, e lo facciamo tutti i giorni con uno dei gesti più semplici della nostra vita quotidiana, ossia facendo la spesa. E se un singolo non può sbilanciare le politiche di aziendali, un singolo più un singolo più un singolo hanno già il triplo del potere e l’effetto a catena ha enormi potenzialità che potrebbero realmente spostare gli aghi della bilancia verso politiche di maggiore sostenibilità e rispetto per l’ambiente e per i paesi in via di sviluppo.

Il consumo non è un fatto banale che riguarda solo noi, i nostri gusti ed il nostro portafogli, ma è un fatto che riguarda tutta l'umanità: il consumo infatti non è un gesto che si esaurisce al momento dell'acquisto, ma è un processo ampio che comincia con la decisione di comprare e prosegue col canale di acquisto prescelto, col tipo di prodotto acquistato, con la modalità di consumo adottata e con la cura utilizzata nel trattare i rifiuti. A seconda di come vengono affrontati questi passaggi, il nostro consumo può avere un impatto ambientale pesante o leggero, può svolgere un ruolo sociale positivo o negativo.

Scegliere in maniera critica che cosa consumare significa votare ogni volta che facciamo la spesa.

Certo, per scegliere è necessario informarsi. Ed è per questo che suggerisco un libro che ho appena terminato di leggere:

Tutto quello che serve sapere per una spesa giusta e responsabile
Copertina della Guida al consumo critico

Guida al consumo critico - Tutto quello che serve sapere per una spesa giusta e responsabile - Ad opera del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, un centro di documentazione, la cui attività consiste nella stesura di guide sul comportamento delle imprese, nell'organizzazione di campagne, nella promozione degli stili di vita ecologicamente sostenibili. 

Un consumatore informato è un consumatore sovrano e non sapete che soddisfazione mi ha dato recarmi al supermercato avendo la libertà di scegliere i prodotti non in base alla pubblicità o al prezzo, ma in base al comportamento ed alle politiche delle aziende che li producono, conoscendo il significato delle etichette e delle certificazioni, e conoscendo le ripercussioni sul pianeta che il mio piccolissimo gesto può aver generato.

Nei prossimi giorni cercherò di riassumere alcune delle parti secondo me più significative della guida, andando a proporre suggerimenti per una spesa critica e responsabile e approfondendo i vari capitoli della guida che, in linea generale, è divisa nelle seguenti parti:

  1. Suggerimenti generici per un consumo sobrio, libero da scorie, naturale, equo, senza crudeltà, democratico e sovrano
  2. Un'analisi dettagliata dei prodotti sul mercato con un giudizio riguardante trasparenza (disponibilità della società a fornire informazioni su di sè), abuso di potere (in termini di possesso di giornali, radio, televisioni, finanziamento a partiti etc), Sud del mondo (riguardo come vengono gestite le attività produttive e commerciali in Sud America, Africa e Asia), sicurezza e diritti dei lavoratori (in termini di misure assunte a salvaguardia dei lavoratori e al rispetto dei loro diritti), ambiente, armi ed esercito (in termini di rapporti con imprese d'armi), regimi oppressivi (valutazione della presenza delle aziende in paesi con regimi oppressivi), paradisi fiscali (registrazione delle imprese o delle filiali in paesi che garantiscono segretezza e regimi fiscali convenienti), consumatori e legalità , animali (in termini di condizioni degli allevamenti e di sperimentazione).
  3. Un'analisi dettagliata delle imprese riguardante la loro storia, gli illeciti, i processi in corso, le politiche aziendali etc
  4. Una guida alle etichette e al riciclo degli imballaggi
Per un cielo sempre più blu, credo che una spesa responsabile sia una delle prime azioni da intraprendere

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